La mia consapevolezza dell’universo testuale copto è iniziata già durante il liceo, quando ero un individuo piuttosto controculturale: la mia fascinazione per la musica e l’arte di David Tibet mi ha introdotto al fascino strano dei codici copti di Nag Hammadi. Questa passione mi ha motivato a conseguire una laurea triennale e un master in Egittologia e Studi Copti presso l’Università di Gottinga in Germania.
Recentemente, ho conseguito il dottorato presso l’Università di Groninga, nei Paesi Bassi, concentrandomi sulla ricezione e la reinterpretazione, dal XIX al XX secolo, dei rapporti eresiologici patristici e dei testi copti Pistis Sophia e I Libri di Jeu. In questo lavoro ho elaborato come gli studi copti del XIX secolo siano stati strumentali alla formazione del cosiddetto Movimento Gnostico Francese. Inoltre, ho analizzato le conseguenze del movimento e come il presunto ritorno del gnosticismo abbia influenzato le discussioni interne sull’eresia all’interno della Chiesa Cattolica Romana prima del Secondo Concilio Vaticano.
I miei progetti attuali includono uno studio sulla genesi dell’identità distinta dei cattolici copti nella prima età moderna, sugli stromateis di Clemente di Alessandria come una cava mnemostorica, e una rielaborazione della mia tesi di dottorato in una monografia. Oltre ai miei interessi di ricerca, sono un figlio adottivo della Chiesa Greco-Cattolica Melchita con un profondo interesse teologico sulla questione dell’apocatastasi, come sviluppata non solo durante la tarda antichità da Origene o Gregorio di Nissa, ma anche nella teologia moderna di Sergei Bulgakov.